Stavano neri al lume della luna
Giovanni pascoli
gli erti cipressi, guglie di basalto […]
- NOME: Cupressus Semprevirne
- FAMIGLIA: Cupressaceae
Descrizione
Albero sempreverde, molto longevo, alto fino a 30 m (negli esemplari più vecchi l’altezza può arrivare anche oltre i 50 m), con tronco diritto e robusto e con chioma di forma molto variabile, o conico-piramidale allungata terminante in una punta con rami appressati eretti, spesso ramificato fin dalla base o espansa con rami patenti o quasi orizzontali. Corteccia grigio-bruna fibrosa di poco spessore e fessurata in senso longitudinale.
Proprietà
Dalla distillazione delle foglie, dei rami e dei galbuli si ottiene l “oleum cupressi”, che ha un profumo rinfrescante, canforato-resinoso, assai usato nell’industria farmaceutica e in profumeria. Contiene oli essenziali come fusfurolo, pinene, cadinene, terpenolo, cedrolo e cimolo e viene utilizzato per inalazioni e frizioni nel trattamento di tosse, pertosse, asma bronchiale. Possiede inoltre proprietà antidiarroiche e tossifughe.
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Usi Antichi e Cenni Storici
Il nome del genere deriva probabilmente da ‘Cyprus’, nome latino dell’isola di Cipro. La radice della parola potrebbe trovare la sua origine nell’ebraico ‘gofer’, balsamo, per il contenuto di resine della pianta. Altre fonti lo fanno derivare dalla mitologia greca. Un figlio di Telefo di nome ‘Kyparissos’ possedeva un cervo come compagno, regalatogli da Apollo, ma lo uccise incidentalmente con un dardo. Ne rimase tanto sconsolato che il dio trasformò il giovane in un cipresso.