Luppolo

Una birra forte,
un tabacco profumato e una donna,
questo è piacere

Goethe
  • NOME: Humulus lupulus
  • FAMIGLIA: Cannabaceae

Descrizione

E’ una pianta perenne con grosso rizoma carnoso e ramificato dal quale si sviluppano in primavera i fusti legnosi, striati e ramosi, alti da 3 a 7 metri. Le foglie portate da lunghi piccioli spinulosi, sono normalmente opposte sui nodi e divengono alterne nelle infiorescenze femminili; hanno la lamina a contorno circolare, cuoriforme e sono divise in tre-cinque lobi ovali-ellittici, con apice acuto e margine acutamente dentato e mucronato, quelle più alte meno lobate e le terminali generalmente intere.

Proprietà

Ha proprietà aromatizzanti, amaro-toniche, sedative della sfera nervosa e sessuale e del climaterio derivanti dai principi attivi quali resina (contenente ululone) olio essenziale (mircene e umulene) flavonoidi, antociani, steroli, fitoestrogeni. Viene usato per combattere isterismo, depressione, carenza di estrogeno, insonnia, menopausa, crampi mestruali, nervosismo, rilassamento, tensione del seno, disturbi del sonno, disturbi gastrici.

Utilizziamo le sue proprietà in questo prodotto.


Usi Antichi e Cenni Storici

Nell’antico Egitto e all’epoca Romana in Europa, il luppolo veniva usato per curare le malattie del fegato, i disturbi digestivi, alcune malattie femminili e come purificante del sangue. I giovani getti primaverili sono eduli e ricercati per essere cucinati come gli asparagi selvatici.Le infiorescenze femminili essiccate vennero aggiunte alla birra nel XIII secolo da Gambrinus, leggendario Re della Birra, conferendo a questa bevanda l’attuale aroma piacevolmente amaro.

Studi Contemporanei

Appartiene alla stessa famiglia della Cannabis e di questa come questa è conosciuta sin dai tempi più remoti per i suoi effetti soporiferi e calmanti. I lavoratori delle vecchie fabbriche di birra, trattando il luppolo, dopo lungo tempo accusavano sonnolenza e dovevano interrompere il lavoro periodicamente per evitare di cadere addormentati.