- NOME: Vaccinium myrtillus L.
- FAMIGLIA: Ericaceae
Descrizione
Fusti eretti, molto ramificati, verdi mentre le foglie (1-3 cm) hanno la base arrotondata,
Calice (circa 2 mm) gamosepalo, diviso in cinque cortissimi lobi ottusi.
Presenta una corolla (4-5 mm) bianco-verdiccia o rosata, urceolata, a fauce ristretta, con 5 piccoli lobi revoluti.
Il frutto è una pseudobacca carnosa (4-8 mm), blu-violacea o nerastra, pruinosa, appena schiacciata all’apice dove conserva la caratteristica cicatrice anulare. La parte interna è più chiara e contiene numerosi semi (1,5 mm) bruni di forma semilunare. Il sapore è acidulo e gradevole.
Proprietà
Il mirtillo nero ha attività tonica-astringente, vasoprotettrice, ipoglicemizzante ,antisettica, diuretica, antimicrobica, con impiego terapeutico nelle forme lievi del diabete, nelle dispepsie, nelle diarree croniche ed enteriti, nell’insufficienza venosa cronica, nella fragilità capillare e nelle infezioni delle vie urinarie . Ha un largo impiego anche nell’ oculistica, nella terapia delle miopie e delle ridotte percezioni visive in luce crepuscolare o notturna. Si è osservato che durante la seconda guerra mondiale, i piloti della RAF, consumatori di grandi quantità di marmellate di mirtillo, mostravano avere una migliore visione notturna.
Utilizziamo le sue proprietà in questo prodotto.
Usi Antichi e Cenni Storici
Il mirtillo nero è stato molto utilizzato dalle popolazioni nordiche per ricavare dai frutti sostanze coloranti con cui tingevano le stoffe di blu-porpora. Per il resto, l’utilizzo fitoterapico di questa pianta era praticamente sconosciuto ai medici-botanici dell’antichità. Solo nei secoli successivi il mirtillo nero è stato preso in considerazione dalla medicina popolare soprattutto come astringente, e lo stesso Abate Kneipp lo chiamò “medicamento principe “, le cui proprietà sono state confermate dalle moderne ricerche scientifiche.