Ribes Nigrum

Non c’è nessuno che, avendo giardini; non debba piantarne un gran numero per i bisogni della sua famiglia

Bailly da Montaren
  • NOME: Ribes nigrum L. 
  • FAMIGLIA: Saxifragaceae

Descrizione

Arbusto alto circa 1,5-2 m, spontaneo in Europa, tranne che nella regione mediterranea dove viene soprattutto coltivato per i suoi frutti.

Ha fusti eretti e ramificati; corteccia dapprima chiara e liscia e in seguito scura e rugosa nei rami più vecchi. Le foglie sono divise in 3-5 lobi triangolari con margine dentato e pagina inferiore lievemente pubescente, provvista di numerose ghiandole secretrici gialle, che gli conferiscono il caratteristico odore, molto aromatico.

Proprietà

Le foglie di Ribes nigrum sono utilizzate nella medicina popolare ad uso interno, sotto forma di infuso o estratto, per gli effetti antireumatici, depurativi e diuretici; mentre esternamente hanno proprietà astringenti sulla pelle e le mucose.

Gli studi dimostrano l’ottima attività antiallergica e antinfiammatoria delle foglie. Ha inoltre anche un’azione antiossidante contro i radicali liberi e diuretica.

Viene definito “l’antinfiammatorio” per eccellenza; principalmente impiegato da soggetti allergici sia a livello preventivo che a livello sintomatico.

Utilizziamo le sue proprietà in questo prodotto.


Raccolta

Per le gemme la raccolta va effettuata manualmente, tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, quando le gemme sono gonfie e prima che sboccino, per essere poi messe subito a macerare. Le foglie vengono raccolte a fine primavera – inizio estate, senza il picciolo, prima della fruttificazione, per essere poste ad essiccare in strati sottili da destinare poi alla preparazione di taglio tisana o polvere. La raccolta dei frutti va da fine giugno a settembre. 

Usi Antichi e Cenni Storici

L’etimologia di Ribes deriva dall’arabo ribas, nome di un particolare rabarbaro dal sapore acidulo menzionato dai medici arabi e nigrum che significa “nero” dal colore dei frutti. L’abate P. Bailly da Montaren portò in auge il Ribes nigrum nel XVIII secolo, fino ad allora oggetto di semplici citazioni, descrivendolo come una panacea universale in grado di curare febbri, peste, piaghe, calcolosi, ecc. Caduto poi in oblio per tutto l’800 riacquisto notorietà nel secolo successivo per le sue proprietà diuretiche, antireumatiche e antinfiammatorie.