- NOME: Tilia platyphyllos
- FAMIGLIA: Malvaceae
Descrizione
E’ una delle latifoglie nobili dei nostri boschi, albero di notevoli dimensioni, può raggiungere i 40 m di altezza e i 2 m di diametro del tronco ed è molto longevo superando in buone condizioni i 500 anni. Da giovane ha portamento piramidale con molti rami robusti e ascendenti, poi la chioma si fa ovale con fogliame denso, fusto slanciato e colonnare. I rametti dell’anno sono robusti, zigzaganti, durante la crescita sono verdi e/o rossastri; quelli invernali sono normalmente rossastri opachi e portano gemme alterne rosso-brunastre.
Proprietà
In erboristeria è una pianta molto usata per i suoi componenti. Si usano i fiori essicati, corteccia, linfa e legno. Contengono oli essenziali, mucillagini, tannini, pigmenti flavonici, manganese. E’ indicato come antispasmodico, coleretico, emoliente, ipnotico, sedativo, sudorifero.
Utilizziamo le sue proprietà in questo prodotto.
Usi Antichi e Cenni Storici
Il Tiglio più vecchio che si conosca in Italia è quello di Macugnaga (NO) che si ritiene piantato nel XIII secolo e in Germania c’è un viale di Tigli in ottimo stato di età compresa tra gli 800 e 1100 anni.
Studi Contemporanei
Nelle alberature stradali, molto spesso i Tigli vengono malamente potati, e le piante reagiscono con l’emissione di numerosi rami epicormici, ma si deve tenere presente che questi rami accumulano al loro terzo inferiore la maggior parte degli zuccheri di riserva per la stagione successiva, quindi le reiterate potature indeboliscono notevolmente la pianta, rendendola facilmente aggredibile dai parassiti fino alla morte. Il fogliame molto abbondante è ricco di proteine e veniva usato come integrazione alimentare per gli animali.